lunedì 21 febbraio 2011

Un amore felice. E' normale? E' serio? E' utile?
Che se ne fa il mondo di due esseri che non vedono il mondo?

Innalzati l'uno verso l'altro senza alcun merito,

i primi venuti tra un milione, ma convinti che doveva

andare così in premio di che? Di nulla;

la luce giunge da nessun luogo perché proprio su questi, e non su altri?

Ciò offende la giustizia? Sì.

Ciò infrange i principi accumulati con cura?

Butta giù la morale dal piedistallo? Sì, infrange e butta giù.

Guardate i due felici:

se almeno dissimulassero un po',

si fingessero depressi, confortando così gli amici!

Sentite come ridono è un insulto.

In che lingua parlano comprendibile all'apparenza.

E tutte quelle loro cerimonie, smancerie, quei bizzarri

doveri reciproci che si inventano sembra un complotto alle spalle dell'umanità!

E' difficile immaginare dove si andrebbe a finire se il loro esempio fosse imitabile.

Su cosa potrebbero contare religioni, poesie, di che ci si ricorderebbe, a che si rinuncerebbe, chi vorrebbe più restare nel cerchio?

Un amore felice. Ma e' necessario?

Il tatto e la ragione impongono di tacerne come d'uno scandalo nelle altre sfere della Vita.

Magnifici pargoli nascono senza il suo aiuto.

Mai e poi mai riuscirebbe a popolare la terra, capita, in fondo, di rado.

Chi non conosce l'amore felice

dica pure che in nessun luogo esiste l'amore felice.

Con tale fede gli sarà più facile vivere e morire.

Santo



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Giovanna Candida

Lucio Covelli 07 luglio alle ore 20.03

Io morirei felice se nell'istate del trapasso potessi vedere passare in un attimo di luce,tutto lamore dato in questa vita.

circa 8 mesi fa · Cancella post

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